Il settore globale dei liquori si trova ad un punto di svolta - ed il primo ProSpirits Report: The Future of Spirits sintetizza cosa è necessario fare ora: riconoscere le opportunità, affrontare i rischi e accelerare il passo.
Al Report hanno contribuito oltre 200 professionisti del settore provenienti da 45 paesi. Il risultato: uno spaccato della realtà basato sui fatti. Chi vuole partecipare al gioco deve conoscerne le regole. Chi vuole vincere, deve essere più veloce e astuto degli altri.
La transizione è in atto - ad un velocità spaventosa
Le abitudini dei consumatori stanno cambiando radicalmente. Nuove categorie come le bevande analcoliche e a bassa gradazione alcolica stanno guadagnando terreno. La competizione si fa sempre più dura. Chi non si adegua ora sarà sopraffatto dal mercato. In questa fase così dinamica, dati affidabili e volontà di cambiare sono essenziali per la sopravvivenza. La ProWein ha quindi avviato il lavoro di questo Report per il segmento dedicato ai liquori, il ProSpirits. La professoressa Simone Loose dell'Università di Geisenheim era la responsabile del progetto. Il risultato è un concentrato di know-how del settore, incentrato sulle informazioni pratiche e chiaramente organizzato attorno a quattro aree tematiche centrali:
- situazione attuale e opportunità di crescita
- nuovi trend che stanno già rimodellando il settore
- aspettative per i segmenti di mercato e i canali di vendita
- sviluppi sui mercati internazionali
Sguardo al futuro: cauto ottimismo
Nonostante il contesto economico difficile, l'umore generale è migliore del previsto. La maggior parte delle imprese ritiene la propria situazione buona o almeno soddisfacente - il settore del commercio è persino leggermente più ottimista dei produttori. Quasi la metà dei commercianti prevede un miglioramento della situazione economica nel 2025. Tuttavia, solo chi agisce ora in modo innovativo e proattivo ne trarrà vantaggio.
L'innovazione e l’elevata qualità sono i motori del futuro. Chi è attivo in nuovi mercati e si espande attraverso canali di vendita intelligenti ottiene vantaggi decisivi.
Tendenze che contano: Low & No sono i trend da non sottovalutare
I liquori analcolici e a bassa gradazione alcolica sono da tempo più che un fenomeno di nicchia: sono il prossimo grande motore di crescita. Mentre i rivenditori vedono un potenziale particolare per prodotti quali il rum (62%), il whisky (54%) e i liquori analcolici (53%), i produttori si concentrano su varianti a bassa gradazione alcolica (55%), bevande ready-to-drink (53%) e opzioni analcoliche (47%). Entro il 2030, si prevede che i liquori analcolici raggiungeranno una quota di mercato del 10% in volume e dell'8% in valore - uno sviluppo esplosivo se si considera l'attuale definizione di “liquori”.
Cosa funziona davvero?
Autenticità, origine regionale, metodi di produzione artigianali. Gli alcolici artigianali, la mixologia e i prodotti ready-to-drink caratterizzano la scena, mentre i prodotti senza additivi, i formati monodose e le miscele con cannabis rimangono fenomeni marginali.
Digitalizzazione: Chi esita in questo ambito ha già perso
Le competenze digitali non sono un optional ma un dovere. Il 70% degli esperti del settore chiede maggiori competenze digitali, soprattutto nel marketing. Il 64% dice chiaro e tondo: non c'è futuro senza competenze digitali.
Intelligenza artificiale? Viene ancora vista con esitazione - ma il professor Loose lo dice chiaramente: l'Intelligenza Artificiale esiste, funziona e da tempo viene utilizzata con successo in altri settori. L'industria dei liquori non deve perdere il treno.
Canali di vendita d’interesse: prevale il modello a due velocità
Le piattaforme digitali sono in piena espansione, soprattutto per i prodotti mainstream. Per i prodotti di alta gamma, invece, si continua a puntare sul commercio specializzato e sul settore HORECA. Vendita diretta con un click? Un'opportunità enorme per i marchi premium: più personale, più diretta, più efficace
Mercati internazionali: crescita sì, ma con rischi
L'81% dei produttori vorrebbe espandersi all'estero, ma solo i grandi operatori sono davvero preparati per navigare con successo nel complesso mare delle normative e della logistica. I piccoli fornitori hanno maggiori difficoltà, ma dovrebbero comunque osare il salto di qualità.
Mercati principali: Stati Uniti (58%), Germania (49%), Regno Unito (36%). Un altro mercato dinamico è l'Asia: Cina, Giappone (35% ciascuno), India (31%). Anche l'Africa (33%) è sempre più nel mirino.
Tuttavia, i conflitti commerciali e i dazi sono in aumento. Chi resta troppo rigido fallirà. Vince chi agisce in modo flessibile, informato e rapido.
Conclusione: il futuro appartiene ai coraggiosi
Il settore è sotto pressione, ma è proprio in questa fase che stanno emergendo le migliori opportunità. Chi collabora con altri, condivide i propri dati e pensa in modo imprenditoriale uscirà rafforzato da questa fase di transizione.
La ProWein desidera ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al primo ProSpirits Report, presentato per la prima volta in occasione della ProWein 2025. La prossima edizione del ProSpirits Report, quella del 2026, è già in fase di progettazione.